La capacità di attenzione dei bambini è molto varia ed è strettamente legata alla fascia d’età.
Oltre all’età, le variabili in gioco quando si parla di attenzione sono le caratteristiche del bambino e quelle del compito/attività cui si sta dedicando: le attività manipolative (giocare con la farina, con la pasta modellabile, con l’acqua, etc.) ad esempio, catturano maggiormente attenzione e risorse del bambino, perché mentre le svolge prova sensazioni piacevoli che gli arrivano dal senso del tatto, ma a qualche bambino possono risultare fastidiose perché non gradisce la consistenza del materiale che sta toccando, oppure perché non ama sporcarsi.
Quindi osserviamo il nostro bambino per capire quali sono i giochi che ama di più, per comprendere le sue attitudini e preferenze, cerchiamo di proporgli qualcosa che pensiamo gli possa piacere, senza dimenticarci di introdurre elementi di novità come giochi o attività inconsuete. Non preoccupiamoci se però non le gradisce, forse non è ancora il momento giusto o semplicemente la cosa non fa per lui.